Il tempo e l'acqua - Andri Snær Magnason

Pubblicato il 3 febbraio 2025 alle ore 18:19

Un viaggio tra tempo, memoria e crisi climatica

"Vedendo i filmati che il nonno aveva girato sul ghiacciaio, una volta gli dissi che avrebbe anche potuto riprendere la nonna più spesso. La nonna era stata giovane una sola volta, mentre il ghiacciaio e il panorama avrebbe sempre potuto filmarli. Mi sbagliavo. Il ghiacciaio si è rivelato effimero quanto gli umani." (pag. 177).

Con questa citazione, Andri Snær Magnason introduce il tema centrale del suo libro Il tempo e l'acqua: l'illusione dell'immutabilità e la presa di coscienza della fragilità del nostro pianeta. In un'opera che oscilla tra il saggio scientifico e la narrazione personale, Magnason ci guida in un viaggio attraverso la storia, la geografia e le emergenze ambientali dell'Islanda, fornendo una visione globale della crisi climatica che incombe sul mondo intero.

Il libro affronta il tema del cambiamento climatico mescolando dati scientifici, racconti personali e riferimenti alla cultura islandese. Magnason utilizza un approccio narrativo per rendere accessibile un argomento complesso, affidandosi a un linguaggio evocativo e poetico, ma anche divulgativo e chiaro. Attraverso l'alternanza tra esperienze personali, racconti mitologici e dati scientifici, l'autore costruisce un discorso che mette in relazione passato, presente e futuro.

L'Islanda, terra di ghiacciai e vulcani, è un laboratorio naturale per osservare gli effetti del riscaldamento globale e Magnason descrive con precisione e coinvolgimento il rapido scioglimento delle calotte glaciali:

"Oggi le enormi zone di ablazione delle lingue glaciali recedono di decine o centinaia di metri ogni anno. Che un mastodonte geologico come il Vatnajokull sparisca nell'arco di poco più di un'esistenza umana va al di là della nostra comprensione. La mole si perde nel grande ronzio." (pag. 176).

L'impatto di questi fenomeni non si limita alla sola Islanda, ma coinvolge l'intero pianeta, come testimoniano le statistiche globali sull'inquinamento e sulle emissioni di CO2:

"Nel 2018 la combustione nel mondo è così suddivisa: la Cina è di gran lunga il maggior paese inquinante, con circa il 28 per cento delle emissioni di diossido di carbonio di tutto il mondo. Gli Stati Uniti sono responsabili per circa il 15 per cento, l'India per il 6 e la Russia per il 5. Alla Germania si deve circa il 2 per cento, mentre ai maggiori stati europei e al Brasile circa l'1 per cento ciascuno." (pag. 202).

Lo stile di Magnason è semplice, quasi giornalistico, e si sviluppa come un diario, nel quale racconta esperienze personali e interviste. L'autore incontra figure di spicco come il Dalai Lama e scienziati di fama internazionale, ma dà voce anche ai membri della sua famiglia e ai suoi amici. I nonni, in particolare, rappresentano una risorsa essenziale di aneddoti e storie che l'autore utilizza come punto di partenza per esplorare la crisi ambientale e climatica.

Se da un lato Il tempo e l'acqua ha il pregio di unire mitologia, interviste, aneddoti e curiosità, non mancano le critiche al tono paternalistico che a tratti emerge nel testo. Magnason sembra voler ammonire il lettore con un tono perentorio, come dimostrano passaggi dal forte impatto emotivo:

"La Terra non risponde alle provocazioni e ha tollerato a lungo, ma adesso si è svegliata e cerca di liberarsi di noi. Il petrolio è la nostra vita. E la nostra morte." (pag. 208).

E ancora:

"Se siamo dotati di buonsenso e sappiamo che i nostri gioielli marini sono a rischio di morte, ci fermiamo, giusto? E se a rischio sono anche le Audhumla dei monti, i re degli animali e i terreni agricoli di tutto il mondo, che cosa facciamo? Ci servono altre prove? Non lo abbiamo ancora capito?" (pag. 250).

Questa impostazione, se da un lato accresce il senso di urgenza del problema, dall'altro può risultare opprimente per chi si avvicina al libro con l'intento di comprendere meglio la crisi climatica senza sentirsi colpevolizzato.

Conclusione

Il tempo e l'acqua è un libro potente e necessario, che spinge alla riflessione sull'importanza di agire contro il cambiamento climatico. Con un linguaggio che alterna il poetico al divulgativo, Magnason riesce a rendere accessibile un tema di estrema complessità, mettendo in relazione il tempo umano con il tempo geologico e climatico.

Consigliato a chiunque sia interessato all'ecologia, alla letteratura nordica e alla divulgazione scientifica con un taglio narrativo, questo libro rappresenta un invito alla consapevolezza e all'azione. Pur con qualche limite nello stile a tratti moralistico, resta una lettura imprescindibile per comprendere l'urgenza della crisi ambientale e il nostro ruolo nel futuro del pianeta.

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