From (Stagione 3, 2024)

Pubblicato il 27 gennaio 2025 alle ore 22:11

La terza stagione di "From" rappresenta un punto critico per la serie, evidenziando un declino qualitativo rispetto alle precedenti stagioni. Inizialmente acclamata come l'erede di Lost, condivide con essa non solo l'attore Harold Perrineau nel ruolo dello sceriffo Boyd, ma anche una struttura narrativa basata sull'accumulo di misteri. Tuttavia, mentre Lost riusciva a bilanciare enigmi e sviluppo dei personaggi, From sembra perdersi in una proliferazione di sottotrame e personaggi, dedicando a ciascuno solo pochi minuti per episodio, impedendo così un approfondimento adeguato delle storie.

Un aspetto particolarmente frustrante è l'abbandono di linee narrative promettenti. Ad esempio, nella seconda stagione, i personaggi erano riusciti a eliminare una delle creature che li tormentano, aprendo la possibilità di esplorare metodi per combatterle. Tuttavia, questa scoperta viene inspiegabilmente trascurata nella terza stagione, nonostante avrebbe potuto rappresentare un punto focale per la trama. Allo stesso modo, l'esplorazione dell'ambiente circostante è trattata in modo superficiale: nonostante la scoperta di luoghi intriganti e degli "alberi-portale", i protagonisti non approfondiscono queste rivelazioni, rimandando continuamente l'esplorazione, una scelta poco credibile per individui desiderosi di fuggire dalla loro prigionia.

Che fine ha fatto l'indagine sulla provenienza della corrente elettrica? Ricordiamo che Thabita aveva scavato una fossa dentro la sua casa per scoprire dove portavano questi lunghissimi cavi elettrici.

Boyd era riuscito a sconfiggere un mostro usando il suo sangue (dopo l'incontro con quell'anziano uomo misterioso incatenato nella cripta). Ma allora perché non hanno approfondito la questione? Hanno anche dissezionato il cadavere del mostro, il cosiddetto Smiley... ed estratto un liquido da una sua ghiandola. E poi? Tutte linee narrative abbandonate. I personaggi tendono a dimenticare. Col sorgere del sole, tornano a brancolare nel buio, lasciando lo spettatore domandarsi: ma quindi?
Ricordate quando nella seconda stagione hanno costruito la gigantesca antenna per comunicare col mondo esterno e qualcuno gli ha risposto? Hanno abbandonato anche quella questione. Tutte linee narrative promettenti, tutte in grado di portare la serie al livello successivo, ma nessuna che ha la possibilità di svilupparsi.

Inoltre, la serie sembra cedere a pressioni esterne, inserendo momenti LGBTQ+ e sentimentali in modo forzato, senza riuscire a integrarli organicamente nella narrazione. Questi elementi appaiono più come adempimenti a richieste produttive piuttosto che come parti integranti della storia, risultando spesso fuori luogo e distraendo dalla trama principale.

La pigrizia nella scrittura e nella messa in scena raggiunge il culmine in questa stagione. Dopo tre anni di misteri intricati che hanno alimentato discussioni e teorie tra le community di appassionati, la serie delude le aspettative rivelando soluzioni ai suoi enigmi in modo arbitrario e poco coinvolgente. Invece di permettere agli spettatori di partecipare attivamente alla risoluzione dei misteri, la trama introduce visioni improvvise di alcuni personaggi o conversazioni tardive che, attraverso spiegazioni pseudoscientifiche forzate, portano a soluzioni inaspettate. Ad esempio, la necessità di suonare una specifica melodia con un violino emerge senza una costruzione narrativa adeguata, lasciando il pubblico perplesso e alienato.

Questa mancanza di coerenza narrativa è aggravata da una messa in scena sempre più trascurata e televisiva. Scene che dovrebbero essere cariche di tensione risultano invece grottesche e al limite del trash, compromettendo l'atmosfera horror che la serie aveva inizialmente instaurato.

Nonostante queste criticità, la serie è stata rinnovata per una quarta stagione, con le riprese previste nel 2025 in Nuova Scozia e un'uscita programmata per il 2026. Considerando il budget relativamente contenuto necessario per girare in ambientazioni limitate come boschi e case fatiscenti, non sorprenderebbe se "From" proseguisse per numerose stagioni, seguendo l'esempio di serie come "The Walking Dead".

In conclusione, la terza stagione di "From" rappresenta una delusione significativa, tradendo le aspettative di un pubblico che desiderava essere parte integrante della risoluzione dei misteri. La speranza è che le future stagioni possano recuperare la profondità e l'originalità che avevano inizialmente caratterizzato la serie.

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